Pensioni 2026, brutta stangata per questi lavoratori: dovranno restare al lavoro altri 8 anni

Perdete ogni speranza voi che credevate di smettere di lavorare nel 2026: alcuni lavoratori dovranno continuare a lavorare altri 8 anni.

Il nodo delle pensioni si fa sempre più intricato e ogni tentativo di scioglierlo sembra fare un buco nell’acqua. Per ogni passo avanti se ne fanno, purtroppo, anche due indietro, per ogni misura di pensione anticipata approvata, ce ne sono due tagliate. Insomma accontentare tutti è impossibile.

giorgia meloni
Pensioni 2026, brutta stangata per questi lavoratori: dovranno restare al lavoro altri 8 anni -(foto Ansa)- Altosannio.it

Del resto il Governo di Giorgia Meloni ha ampiamente dimostrato di cercare di fare tutto il possibile per traghettare il Paese fuori dalla legge Fornero seppur con enorme fatica viste le condizioni in cui versano le casse dell’Inps. Premere troppo sull’acceleratore potrebbe comportare un crollo verticale dell’intero sistema previdenziale e, a quel punto, sarebbero guai per tutti.

Una cosa è sicura: qualcuno, con la nuova Manovra di Bilancio 2026, verrà penalizzato. In particolare una certa categoria che sperava di accedere alla pensione con largo anticipo già il prossimo anno, resterà profondamente delusa e dovrà attendere ancora un bel po’: in alcuni casi dovrà restare al lavoro altri 8 anni.

Pensione anticipata addio per questa categoria: ecco chi saranno gli esclusi

Il Governo di Giorgia Meloni ha presentato qualche giorno fa la bozza della Manovra di Bilancio e, salvo modifiche dell’ultimo minuto, due misure di pensione anticipata saranno cancellate. Una, in particolare, era molto amata e nessuno si sarebbe mai aspettato che dopo tanti anni non sarebbe stata riconfermata.

donna anziana disperata
Pensione anticipata addio per questa categoria: ecco chi saranno gli esclusi/Altosannio.it

Nata nel 2004 sotto il Governo di Silvio Berlusconi, Opzione Donna ci saluterà con la fine di quest’anno: dopo tre anni di tentennamenti e restrizioni, il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di non riconfermare questa misura che ha comportato spese enormi per l’Inps. Deluse milioni di lavoratrice che speravano di accedere alla pensione con ampio anticipo proprio sfruttando questa possibilità.

Opzione Donna consente di uscire dal lavoro a 61 anni con 35 anni di contributi. Ma in presenza di due o più figli l’uscita può essere anticipata a 59 anni sempre con gli stessi anni di contributi. Pertanto tutte quelle lavoratrici che avrebbero perfezionato i requisiti nel 2026 non potranno più sfruttare questa misura e dovranno restare a lavoro ancora un po’ di anni. In alcuni anni persino 8 anni: tale è la distanza tra i 59 anni di Opzione Donna e i 67 anni per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria.

Il Governo già nel 2023 aveva introdotto dei paletti per limitare la platea delle beneficiarie di questa misura. Infatti dal 2023 possono fruire di Opzione Donna solo queste categorie:

  • caregivers;
  • lavoratrici con invalidità pari almeno al 74%;
  • disoccupate;
  • dipendenti di aziende in crisi.

Si tratta di categorie simili a quelle che possono fruire di Ape sociale, un’altra misura di pensione anticipata che, invece, pare averla scapata per il 2026. Pertanto molte lavoratrici potrebbero valutare di “dirottarsi” su Ape sociale ma, in ogni caso, 59 anni non bastano: servono almeno 63 anni e 5 mesi per l’accesso alla pensione.

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