Il Governo di Giorgia Meloni ha presentato la bozza della Manovra di Bilancio qualche giorno fa. Previsti pesanti aumenti per le famiglie.
In questo periodo di carovita, dove tutti siamo stati messi in ginocchio dall’inflazione, anche solo la parola “aumenti” fa tremare. Ma prepariamoci perché tra meno di tre mesi scatteranno i rincari previsti dalla Manovra di Bilancio 2026. Il Governo Meloni ha presentato la bozza lo scorso 17 ottobre.

Naturalmente potranno ancora essere applicate delle modifiche ma determinati incrementi di prezzo sembrano ormai certi e per molte famiglie sarà un’ulteriore stangata. Dal 2022 ad oggi, infatti, il costo della vita è aumentato in misura importante: sono aumentati i canoni degli affitti, sono aumentate le bollette di luce e gas, il prezzo dei carburanti e, per finire, sono aumentati – e di molto- anche i prezzi dei generi alimentari.
Speravamo di tirare un po’ di respiro con la nuova Manovra ma, a quanto pare, non sarà così. La buona notizia è che aumenteranno anche gli stipendi della fascia media in quanto il Governo ha deciso di abbassare la seconda aliquota Irpef che, quindi, passerà dal 35 al 33% per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro. Basterà questo piccolo aggiustamento a far fronte agli incrementi che ci aspettano a partire da gennaio?
Ecco che cosa aumenterà nel 2026: famiglie disperate
Come sosteneva un vecchio proverbio popolare “bisogna sempre sperare per il meglio ma essere pronti al peggio”: dunque teniamoci pronti perché ci aspetta un 2026 che non strizzerà l’occhio alle famiglie già in difficoltà. Il Governo di Giorgia Meloni, qualche giorno fa, ha presentato la bozza della Manovra di Bilancio: vediamo che cosa aumenterà.
Brutti tempi per chi guida un’auto diesel: il Governo ha deciso di abbassare l’accisa sulla benzina di 4.05 centesimi i quali andranno, di contro, ad aumentare il costo del diesel. E a questo aumento di prezzo bisogna poi aggiungere l’IVA al 22%: insomma non sarà facile per chi ha una o più auto diesel. L’obiettivo è indurre sempre più persone ad abbandonare questo genere di automobili altamente inquinanti per prediligere scelte più ecosostenibili e con un minore impatto sull’ambiente.

Si mette malissimo anche per i fumatori: rincari sulle sigarette. L’incremento della quota fissa dell’accisa passerà da 29,50 a 32.00 euro ogni 1.000 sigarette. L’incremento sarà progressivo e continuerà, dunque, anche nei prossimi anni: stando a quanto previsto dalla manovra di Bilancio passerà a 35,50 euro nel 2027 per arrivare a 38,50 euro a partire dal 2028. Un motivo in più per smettere di fumare insomma.
Ma non è ancora finita: la stangata che nessuno si sarebbe mai aspettato è quella sugli affitti brevi. Infatti, dal prossimo anno, la cedolare secca passerà dal 21 al 26%. Il vicepremier Matteo Salvini si è apertamente dichiarato contrario a questa novità la quale, se verrà confermata, sarà proprio una brutta mazzata per tantissimi proprietari e anche per i turisti in quanto, per recuperare, i proprietari dovranno necessariamente aumentare i prezzi. Si rischia di infliggere una ferita mortale al turismo che già non se la passa benissimo.