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Attualitá

L’Arte della ceramica incontra nuova linfa in terra altosannita

L’arte è l’attività umana volta a creare opere di valore estetico che non necessariamente debba coincidere con il concetto di bellezza.

Richiede abilità, ingegnosità, perizia e talento. Un’opera si dice artistica quando suscita una emozione, essendo essa legata a processi creativi e innovativi che nulla hanno di ripetitivo o cosiddetto “normale”. Questo significato di arte riguarda essenzialmente il singolo uomo, l’artista.

L’Arte della ceramica incontra nuova linfa in terra altosannita (AltoSannio.it)

Ma un altro significato di arte viene attribuito ad attività umane che, avendo profonde radici nelle tradizioni secolari e da esse traendo linfa vitale per resistere nel tempo, vengono svolte in modo professionale da una o più persone che, nel rispetto di canoni per definiti e codificati nel tempo, vengono chiamati Artigiani ma sono veri e propri “Maestri d’Arte”.

Nel territorio altosannita “Alto Molise Sangro Vastese” le attività che possono, senza alcun dubbio, essere assimilate al significato di arte sono:

  • L’arte del cuoio,
  • L’arte della tessitura,
  • L’arte del rame e del ferro battuto,
  • l’arte della ceramica,
  • L’arte del bronzo.

In Molise, l’Arte della ceramica ha radici antiche: il primo nome di ceramista molisano risale all’alto medioevo, ma bisogna arrivare alla fine del trecento per avere notizie più certe. È in questo periodo, infatti, che alcuni monaci benedettini cominciarono a lavorare la pasta terrosa di buona qualità esistente in varie zone dell’Alto Molise.

La storia dell’arte della ceramica

Duca-Carlo-Ascenso-DAlessandroLa produzione di ceramiche e terracotte molisane era notevole e di buona qualità. Più in particolare essa è tradizionalmente legata alla produzione della fabbrica dei Duchi D’Alessandro di Pescolanciano (metà sec. XVIII), documentalmente somigliante a quella di Capodimonte. Esse sono oggetto di ammirazione nei migliori musei nazionali. Tolta questa esperienza storica, solo rimaste piccolissime fabbriche, impegnate nella fornitura di terraglie di uso domestico o di semplici terracotte, smaltate e decorate.

Ma nuove realtà irrompono sullo scenario ceramista altosannita: si tratta di “Camala Ceramica” dell’artista/artigiana Brunella che, dal 2015, ha iniziato a produrre splendidi e particolari oggetti in ceramica a Pescopennataro.

Brunella, dopo il diploma, ha lavorato per 10 anni, fianco a fianco, con il famoso ceramista fiorentino Federigo Fabbrini; con lui ha affinato la sua tecnica. L’esperienza e il contatto con i maestri fiorentini della ceramica la spinsero ad aprire il suo laboratorio a Fiesole (FI); anche suo fratello, Fabrizio, lavorando fianco a fianco con il maestro Fabbrini, si è appassionato a quest’arte.

Ora Brunella e Fabrizio son tornati nel loro paese d’origine, Pescopennataro e qui, con la loro società Camala Ceramica, intendono riprendere il percorso che tanti anni fa vide lo splendore della ceramica in terra altosannita e che, da un po’, si era interrotto.

Brunella e Fabrizio, nella loro attività, sono partiti dal mondo delle maschere della commedia dell’arte; poi, partendo dalla tecnica utilizzata, impregnata da fantasia e capacità, hanno prodotto oggetti particolari che hanno consentito la creazione di una vera e propria “collezione”. Ma non intendono fermarsi, affascinati, come sono, dalla sperimentazione di novità.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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