La sconfitta per 2-0 in Como-Juve è da record negativo per la Vecchia Signora: si allunga la sfilza di partite senza più i 3 punti. E sulle sponde del Lago lo scherzetto è servito.
Como-Juventus apre ufficialmente la crisi in casa bianconera. Nonostante si tratti della prima sconfitta stagionale tra Serie A e Champions League, ora sono tante le gare in cui gli uomini di Igor Tudor mancano l’appuntamento con la vittoria. E non si tratta solo di un problema di risultati. Da più parti si legge di una prestazione ben oltre l’imbarazzante da parte di Yildiz e compagni, con Como-Juventus terminata 2-0 e che non ha mai visto i bianconeri in partita.
Gli ospiti sono andati già sotto al 4′ per effetto del gol del lariano Kempf, ed il successo dei padroni di casa è stato poi legittimato con la perla di Nico Paz al 79′. Con questo ko sono ora ben quattro i turni di digiuno consecutivi della Juve in campionato. Ed il filotto negativo si allunga persino a sei partite senza vittorie contando anche i due pareggi in Champions League. Adesso l’allenatore Igor Tudor finisce in maniera definitiva sul banco degli imputati.
Al tecnico croato vengono imputati dei cambi compiuti in ritardo, con quattro sostituzioni maturate solamente tra il 77′ e l’83’. Ed un gioco privo di mordente, con le idee non chiare e con un gioco insoddisfacente. Il successo casalingo in rimonta per 4-3 sull’Inter del 13 settembre scorso appare più lontano che mai. A volte una sconfitta può risultare addirittura la cosa migliore, perché può dare la sveglia necessaria della quale la squadra ha bisogno.
Vedesi il Napoli di Antonio Conte nella scorsa stagione, che dopo la scoppola alla prima giornata in casa del Verona con un cocente 3-0 al passivo ha dominato la testa della classifica più di tutti, anche più dell’Inter molto più spinta dalla stampa rispetto agli azzurri.
Magari lo stesso potrà accadere dopo il ko dei partenopei in casa del Torino, condito anche da un tocco di sfortuna (palo allo scadere di Politano). Per la Juve però le cose sono già compromesse da alcune settimane, con la squadra che non è capace di imporsi tanto con i piedi quanto con la testa.
E mai come a Como, la Juventus ha dato una prova di disorganizzazione e di fragilità difensiva, oltre che di preoccupante inconsistenza in zona gol. E per gli uomini di Igor Tudor è già horror, a poco meno di due settimane di distanza da Halloween. La crisi non solo di risultati ma anche a livello di mentalità oltre che di gioco è conclamata e sotto agli occhi di tutti.
C’è di buono che, nonostante ci siano diverse squadre nel mezzo, la distanza tra i margini della zona Europa dove la Juve è scivolata e la vetta della classifica in campionato è larga solo tre punti. E di tempo per invertire il trend ce n’è ancora in abbondanza. È però necessario reagire alla svelta.
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