Poesia di Gustavo Tempesta Petresine [1]
Ti invito al viaggio
nel mio paese dove
ti inebria un canto.
La luce zodiacale dell’inoltrato crepuscolo
conserverà del giorno,
per te uno sfrido di sole.
Ti invito al viaggio
dove né bene e male
spartiscono la gioia e il dolore.
Cime di vento verde, bosco muto,
Il paesano ti saluta lieto
e tu ritrovi il Te che hai perduto.
Ti invito la, dove il tuo cuore grigio
si rifà rosso e sfronda bui pensieri,
dove smarrisci nella nebbia fitta
un brancolare di distrutti amori.
Ti mando scritto a penna un suo profumo,
un vago odore di erbe dolci-amare.
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[1] Gustavo Tempesta Petresine, Molisano di Pescopennataro (IS), si definisce “ignorante congenito, allievo di Socrate e Paperino”. Ama la prosa e la poesia, cui dedica molto del suo tempo, con risultati eccezionali, considerati i premi conseguiti e la stima di tutti.
In questo viaggio ti seguo e condivido pienamente ogni singola impressione e il profumo dell’erba.