di Domenico Di Nucci tratta da “Agnone, il paese dov’era sempre mezzogiorno”[1] Non ricordo quale giorno di festa fosse, ma già sposato e con prole, ero nella rivendita dei miei genitori a servire clienti. Senza che me ne accorgessi, un distinto signore oltrepassò il “bancone” e, presomi per un orecchio, mi …
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