Poesia di Antonia Anna Pinna [1]
Solco
Farò un solco profondo nella terra,
ci pianterò il mio seme più forte.
Lo innaffierò con pioggia d’argento
che arriva dal paradiso
e lo nutrirà come un figlio.
Lo illuminerò con il raggio di sole più bello
che lo scalderà e lo farà crescere
esuberante e felice
tanto che somiglierà a Dio.
Ed egli stesso si farà pane per noi.
[1] Antonia Anna Pinna, Abruzzese di Villalago (AQ), lavora in Banca d’Italia. Ama la scrittura e, in particolare, la poesia che nasce dal suo profondo amore per ogni forma di vita, dal suo essere donna, madre e moglie.
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Editing: Enzo C. Delli Quadri
Grazie Enzo.
Ho notato che Lei, Antonia, non usa mai frasi ad effetto nelle Sue poesie, come fanno – invece –
quelli/quelle che, attraverso la combinazione di dette frasi con citazioni pseudocolte e qualche dose di sentimentalismo, puntano solo ad apparire fighissimi/e nel mondo virtuale.
Dunque, come ho già commentato altrove (ricorda?: Venerdì Santo), la Sua è vera poesia.
Grazie di cuore
Io ringrazio Lei per i graditi complimenti e mi auguro di non apparire mai ma di essere. Grazie
Sono veramente contento che Le sia capitata l’occasione per leggere il mio commento e mi sento di dirLe che le Sue scelte di vita (conformi al disegno del Padre buono che è nei cieli) La hanno vaccinata dalla tentazione di apparire.
Mi auguro che le parole riportate nel mio commento (che non sono farina del mio sacco) e il Suo esempio possano aprire gli occhi a chi, tra gli/le “inserzionisti/e” di Altosannio.it, sciupa senza rendersene conto i talenti che ha ricevuto in dono.
Per parlare di questo ed altro, spero che avrò modo di venirLa a cercare, in estate, nel Suo borgo natio (io vivo, beatamente, a Castiglione Messer Marino).
Mi farebbe un immenso piacere nella prima quindicina di agosto sarò a Villalago; le basterà fare il mio nome e tutti le sapranno indicare la strada. Grazie delle sue belle parole