Con questa poesia, Tiberio La Rocca [1] si è classificato Primo al “VI Premio Letterario Renato di Paola” di Camerata Nuova.
Ricordi
Ti ricordi papà
quelle albe che insieme
scrutavamo curiosi
e i tramonti in cui il sole
scompariva e lasciava
un principio del vuoto
che mi avrebbe travolto.
Ti ricordi papà
quelle foto sbiadite
che rammentavano scene
di giornate gioiose
e quelle corse nei prati
o tra il grano maturo
di campagne feconde.
Io ricordo papà
quel mattino piovoso
e le grida e le lacrime
e il sorriso tuo spento;
avvertivo l’angoscia
del commiato precoce
piaga autentica e viva
che si nutre di rabbia
e la sera, al tramonto,
quando il sole scompare
mi ritrovo bambino
ma pur sempre
da solo.
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[1] Tiberio La Rocca, Molisano di Poggio Sannita (IS), coltiva da sempre la passione per la poesia e in particolare per il dialetto di origine; ha pubblicato molte raccolte di poesie, con le quali ha ottenuto riconoscimenti e premi.
Editing: Enzo C. Delli Quadri
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Suggestiva lirica del poeta La Rocca: grande ricordo e un altrettanto grande rimpianto per un papà scomparso anzitempo, è vero, ma che pur tuttavia ha instaurato un dialogo con lui bambino ed oltre…Le RADICI sono salve nel suo inconscio e la rabbia è ampiamente ripagata dalla memoria di un padre ancora e sempre presente…
Meritato premio e dunque anche una lode per le sensazioni suscitate nei lettori.