Parafrasando Pier Paolo Pasolini:
Un “vicolo” col selciato sconnesso e antico non è niente, è un’umile cosa, non si può nemmeno confrontare con certe stupende opere d’arte della tradizione italiana. L’antica porta dove conduce quella strada non è quasi nulla, sono delle mura semplici, dei bastioni dal colore grigio: nessuno si batterebbe con rigore, con rabbia, per difendere queste cose.
Invece io ho scelto di difendere proprio questo.
Scegliere di difendere il proprio paese, il suo profilo, i suoi ricordi, significa difendere qualcosa che nessuno difende, che è opera del popolo, di un’intera storia del popolo di una città, di un’infinità di uomini senza nome che però hanno lavorato all’interno di un’epoca che poi ha prodotto i frutti più estremi e più assoluti nelle opere d’arte e d’autore.
Con chiunque parli, è immediatamente d’accordo con te nel dover difendere un monumento, una chiesa, la facciata d’una chiesa, un campanile, un ponte, un rudere il cui valore storico è oramai assodato ma nessuno si rende conto che quello che va difeso è proprio questo passato senza nome, questo passato popolare.
Enzo C. Delli Quadri
Foto di Francesco Mattaioli
editing di Enzo C. Delli Quadri
