Poesia [1] di Florindo Di Iorio [2]
Nel vicolo
Vago in un vicolo
forse in un antro
luci abbaglianti riflettono ombre.
Ma sì , sto sognando
ricordi di luce, stelle cadenti
riflessi di neve, illusioni di tempo.
Intanto rincorro rifugio sicuro
sbaglio l’ingresso, busso, ma ormai sono oltre.
Oltre il confine, di un vicolo stretto.
La porta si apre, mi guarda stupita
mi dice : Chi sei ?
Rispondo : Son io .
Riprendo i mie sensi, ma non la paura.
Negli anni e nel vento di quella bufera
ho capito davvero cos’è la paura !
Un niente, un essenza di fatue illusioni
un perpetuo bussare a porte sbagliate .
Flo 15 Maggio 2011
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[1] Questa lirica fa parte del libro “Fantasie dell’anima” che Florindo ha prodotto a favore dell’Associazione ONLUS “Oltre la vita” di Isernia. Chi fosse interessato ad acquistarlo può telefonare allo 00 39 338 4791447
[2] Florindo Di Iorio, Molisano di Castelverrino (IS), vive a Castelvetro di Modena ma ha conservato intatto l’amore per il suo paese d’origine. Si occupa, amabilmente e, a volte, espressionisticamente, di cultura, scrivendo per sé, ma non disdegnando di condividere la sua passione con chi crede ancora nei veri valori della vita, nelle piccole cose , nella solitudine di chi ama stare in compagnia.
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“Il vicolo ” scaturisce da un attimo di smarrimento misto a paura . Non è necessariamente ” varco da
attraversare ” , ma la fuga di un’anima di che cerca disperatamente la porta alla quale
bussare , La sbaglia ma non si arrende la ricerca nelle strade di uno spirito che par momentaneamente
smarrito !
Florindo Di Iorio
SENSAZIONE -indefinita, descritta nella bella lirica – CHE VEDE ACCOMUNATI TANTI, PERCHè è FACILE “BUSSARE ALLE PORTE SBAGLIATE”… CAPITA… MA l’importante è vincere lo smarrimento, per continuare il cammino!