Poesia di Gian Piero Stefanoni
dalla Raccolta Lunamajella [1]

Lunamajella (III)
E tu nen sì’
se so’ prete, o case
le fehúre nghe lu bastone
che se ncamìnene
appujàte a le custune;
dope le curve
le purtale mpruvvise
a l’ammurlì de le cruce.
Quà le puete
nen t’accumpàgnene
dì’ jì nnante da sole.
Se forze tu
pe nu straporte de tempe.
Lunamajella (III)
E non sai
se sono pietre, o case
le figure col bastone
che s’incamminano
appoggiate ai costoni;
dopo le curve
i portali improvvisi
all’imbrunire di croci.
Qui i poeti
non ti accompagnano,
devi procedere solo.
Se forse tu
in un trasporto di tempo.
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[1] Lunamajella di Gian Piero Stefanoni è una raccolta di poesie che trova nuove, singolari combinazioni di fonti di luce, di angoli e di spianate, di luoghi appartati e di consonanze di voci umane. Le poesie di Stefanoni trovano, in questa raccolta, una terra d’elezione. Non è del “suolo natio”, infatti, che il poeta canta, ma di una determinata area abruzzese, divenuta per il poeta paese dell’anima e terra del cuore.
Copyright: Altosannio Magazine;
Editing: Enzo C. Delli Quadri