
di Franca Di Tella
Questa è la commovente storia di due fratelli di Vastogirardi: Nunzio Antonio e Amedeo Camillo Marracino. Chiamati alle armi durante la Seconda Guerra Mondiale, furono fatti prigionieri dagli Alleati e si incontrarono per ben due volte in Libia benché detenuti in campi diversi: a Misurata nell’aprile del 1940 e a Garian nel febbraio del 1941 Raccontavano ai loro cari che le temperature erano proibitive, sfioravano i 40 e addirittura 50 gradi e allora si facevano coprire da dei turbanti bianchi in cotone per ripararsi dalla eccessiva calura.
I due fratelli si incontrarono, come abbiamo detto, per ben due volte dopodiché Nunzio Antonio fu rimpatriato e invece Amedeo Camillo venne trasferito come prigioniero in Sud Africa insieme al compaesano Domenico Masciotra. I due fratelli inviarono due medaglioni alla madre durante la prigionia e lei, a sua volta, li donò in pegno di fede e preghiera alla Madonna delle Grazie, tutt’oggi sono attaccati a decorare la stola che la Madonna indossa il primo e due luglio.

I due fratelli, finita la guerra, tornarono per fortuna a Vastogirardi all’abbraccio dei propri cari.
Fonte: Maria Marracino
Editing: Francesco Di Rienzo
Copyright: Altosannio Magazine
Io sono nata a Vastogirardi nellanno 1946 ,mío padre Antonio Mastrostefano ,anche ha fatto la guerra ,credo Che e stato priggioniero un Libbia !!!mi piacerebbe sapere di piu se fosse possibile!!!la ringrazio!!!!