di Tiberio La Rocca[1]
Questo è un piatto tipico di Poggio Sannita. Si prepara in occasione dell’uccisione del maiale, quindi nel periodo dicembre/gennaio.
Come la tradizione gastronomica giustamente consiglia, per gustarli al meglio bisogna prendere il guanciale del maiale appena ucciso e cuocere i “larduocchiə” sul fuoco non molto ardente, avendo cura di mantenere viva la fiamma per consentire una cottura a temperatura costante.
Ingredienti: guanciale di maiale; olio; sale; aglio; peperoni sottaceto.
Procedimento: tagliare a pezzettini il guanciale e metterlo con poco olio in un recipiente di rame che possa andare sulla fiamma.
Cuocere a fuoco lento girando spesso con l’aiuto di un cucchiaio di legno. Lasciar cuocere i pezzi di guanciale nello strutto formatosi, fin quando il loro volume non si sia dimezzato. Quando lo strutto ricopre “lə larduocchiə”, eliminarlo e continuare la cottura; ripetere l’operazione quando lo strutto ricopre nuovamente “lə larduocchiə”.
Aggiungere sale e spicchi d’aglio non sgusciati, avendo accortezza di girare continuamente. Dopo circa 15 minuti aggiungere i peperoni sottaceto tagliati a fettine e lavati. Girare ancora per circa 5 minuti e servire.
Buon appetito!
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[1] Tiberio La Rocca, Molisano di Poggio Sannita (IS), coltiva da sempre la passione per la poesia e in particolare per il dialetto di origine; ha pubblicato molte raccolte di poesie, con le quali ha ottenuto riconoscimenti e premi.
Copyright: Altosannio Magazine
Editing: Flora Delli Quadri