a cura di Enzo C. Delli Quadri
Nei pressi della chiesa di S. Maria di Canneto, a Roccavivara si trova una Villa Romana che Lucio Giunio Moderato Columella [1] nel suo trattato “De Re Rustica” definisce, appunto, Rustica. Columella fornisce inoltre l’elenco e la descrizione delle parti che costituiscono la villa rustica: la pars urbana, la pars rustica e la pars fructuaria.
“La prima comprende le abitazioni del padrone, con stanze invernali ed estive, stanze da pranzo, bagni e zone di passeggio. In essa il padrone deve soggiornare volentieri, specie se porta con sé la signora.
La seconda comprende un’ampia cucina con soffitto alto per prevenire gli incendi, le camere degli schiavi, comprese anche le celle sotterranee per gli schiavi in catene, l’abitazione del vilicus, che deve stare accanto alla porta e vicino al deposito degli attrezzi, le stanze dei pastori e dei bifolchi, le stalle e i recinti per gli animali.
La terza, infine, è costituita dalle dispense di olio, vino e mosto cotto, dai depositi di fieno e paglia, dai magazzini e dai granai. La cantina deve essere appartata e lontana da forni, bagni, letamai e cisterne. Non devono mancare orti e giardini e se la tenuta è grande due cortili dotati di piscine, abbeveratoi ed altre installazioni funzionali alla vita nella villa. Tutto deve essere poi racchiuso da un recinto, non molto ampio, realizzato con una siepe, alberature, terrapieni muniti di fossato e mura.”
La Villa, nel tempo, ha subito varie trasformazioni dovute a incendi o esondazioni del fiume Trigno presso cui è ubicata. Il cambiamento più importante avvenne intorno all’VIII secolo d.C., quando la pars urbana fu distrutta da un incendio e usata come area sepolcrale; la pars rustica, invece, continuò ad essere frequentata anche dopo questo evento.
Va detto che molto del materiale edile della Villa Romana (decadente) fu utilizzata per la costruzione della suddetta Chiesa della Madonna del Canneto.
[1] Lucio Giunio Moderato Columella è stato uno scrittore romano di agricoltura. Il suo trattato De re rustica, in dodici volumi, ci è pervenuto integro, e rappresenta la maggiore fonte di conoscenza circa l’agricoltura romana
Editing Enzo C. Delli Quadri
Fonte: http://archeologicamolise.beniculturali.it/
Troppo familiari e cari questi luoghi per tutti noi dei paesi attorno al Santuario di Canneto, che trovavamo rifugio, conforto e svago…in cose semplici, eppure storiche! Anche se la valorizzazione del luogo c’è stata solo da alcuni anni, con buone risorse e buona divulgazione, come questa…
Ed io mi sono sposata proprio in questo santuario ….DOMANI 8 AGOSTO 1960!
Molto e` stato detto intorno alla Villa rustica romana adiacente “La chiesa di Canneto”, santuario diocesano. Da padre Michele Galluppi a Felice Del Vecchio, Don Vincenzo Ferrara e da ultimo Nicola Di Blasio.
Non conoscevo questo documento del Columella. Grazie per averlo portato alla conoscenza.