secondo Osvaldo Evangelista evangelista.osvaldo@virgilio.it

Dopo la guerra civile di Roma, tra Silla (a sinistra) e Mario (a destra) che vide i Pentri parteggiare per Mario, sconfitto, il territorio dei Pentri ebbe uno spopolamento che non dissimile a quello che stiamo vivendo oggi. Silla trucidò tutti i prigionieri pentri a Porta Collina e fece terra bruciata nel territorio degli stessi; quelli che erano rimasti fuggirono a nord nell’attuale Abruzzo e alcuni ancora più su, nella Gallia.

Successivamente, nel corso dei secoli, il ripopolamento, fino al Biferno è avvenuto proprio dal territorio del basso Aquilano, testimonianza ne è il dialetto. A Castropignano, come in quasi tutti i Comuni a nord del Biferno, precisamente i comuni che ricadono nella Diocesi di Trivento, come ad esempio Agnone, Castiglione Messer Marino, Fraine, Roio del Sangro, si parla lo stesso dialetto di Alfedena o di Castel di Sangro, dialetto diverso da quei comuni molisani che sono a sud del Biferno che, distanti appena una ventina di chilometri , hanno visto, molto probabilmente, un ripopolamento dal Sud.
In questi tempi stiamo assistendo ad una invasione sempre più massiccia del Molise da parte della Puglia e della Campania, che fa eclissare lo stato di unitarietà del Molise e fa riemergere le anime che compongono la regione e cioè
- l’anima abruzzese che abbraccia il territorio fino al Biferno o poco più in là nella sua alta valle;
- l’ anima Campana che si appella ad un fantomatico Sannio (da Morcone, passando per Circello e fino a S. Bartolomeo in Galdo; i romani deportarono dalle Alpi Apuane, in due ondate 27.000 capi famiglia di Liguri, che moltiplicati per almeno 5 componenti il nucleo familiare fanno oltre 130.000 persone. ) e immagina un Molisannio
- l’anima Pugliese con la Capitanata che si immagina una fantomatica Moldaunia


Naturalmente non c’è nulla da dire su queste popolazioni campane e pugliesi, tranne che si sente un diverso senso di appartenenza. Continuando con l’alchimia politica che ha costituito la regione Molise separandola dall’Abruzzo, per aggregare queste altre 2 zone, il Molise sarebbe condannato ad essere Regione del sud e quindi a sposare tutte quelle problematiche negative che ha il Sud dell’Italia,
Diciamo: no grazie, e pensiamo a riunificare il Molise con L’Abruzzo. L’anima abruzzese del Molise deve percorrere la strada della sua riunificazione.