Poesia di Bruno Marinelli[1]
De magge
De magge, t’arrecuorde chella sera
quande ru sole nen calava ancore,
a spennellà d’ sciamme stava ‘nciele
e l’Arazecca arrecupriva d’ore.
‘N’uteme ragge, ‘ncoppe alle jenestre,
accarezzava fronne e sciure gialle
e l’aria doce della primmavera
se culurava d’ale d’ farfalle.
Ru ciele cumenzava a farse scure
e , già, ce s’affacciavane le stelle,
la luna, presentosa, le scanzava
e se specchiava dentre a s’uocchie belle.
Alla Madonne delle Grazie, all’Ara,
ch’ ‘na cambana ch’ segnava l’ore,
nu ce vasciamme pe’ la prima vòta
e chella sciamma nen se stuta ancore.
Di Maggio
Ti ricordi quella sera di maggio
quando il sole non tramontava ancora,
spennellava il cielo di fiamme
e l’Arazecca ricopriva d’oro.
Un ultimo raggio, sulle ginestre,
accarezzava le foglie e i fiori gialli
e l’aria dolce della primavera
si colorava d’ali di farfalle.
Il cielo cominciava a scurirsi
e, già, si affaciavano le stelle,
la luna, presuntuosa, le scansava
e si specchiava nei tuoi occhi belli.
Alla Madonna delle Grazie, all’Ara,
mentre una campana scandiva le ore,
noi ci baciammo per la prima volta
e quella fiamma non si spegne ancora.
[1] Bruno Marinelli, molisano di Rionero Sannitico, costretto ad abbandonare gli studi universitari per dedicarsi al lavoro in banca, ha operato nel sindacato, senza mai abbandonare la sua passione per la poesia dialettale.
Copyright Altosannio Magazine
Editing: Enzo C. Delli Quadri
Il primo amore, il primo bacio, già di per sè indimenticabili !…quando poi sono « colorati d’ali di farfalle !! » —stupendo verso—diventano sovrumani ! Se al tramonto andando all’Ara ci si può scambiare quel bacio con i capelli bianchi e le ginestre gialle del maggio fiorito, è come aver vinto il primo prmio nella vita !auguri per tanti altri 1 Maggio .
A ME PIACE leggere e pure mandare a memoria le poesie -per gusto soprattutto, e per esercizio e non solo quelle dei POETI d’altri tempi, ma anche qualcuna di amici -viventi-che particolarmente mi hanno destato belle sensazioni. DI MAGGIO è una di loro.
E avrò negli occhi il pianto delle foglie e nelle orecchie la musica soave del video che l’accompagna!
Che incanto, sono emozionata e tremo. E’ poesia
ED è ANCORA 1 MAGGIO2018! ED è SEMPRE INSUPERABILMENTE DOLCE QUESTA POESIA!