di Enzo C. Delli Quadri
Contadino, Contadinaccio, Contadinello
Il contadino (agricoltore) è uno dei primi mestieri del mondo, mestiere che consiste nel seppellire in terra dei semi per farli germogliare e raccoglierne i frutti. Pertanto, il contadino o agricoltore è una persona impiegata nel settore agricolo, come coltivatore della terra, specializzato nella coltivazione di frutta, verdura, cereali in base alle caratteristiche climatiche e dl terreno. Può affiancare alla sua attività l’allevamento di bestiame o di animali da cortile.
Questa figura ha dominato, per secoli, il territorio dell’Altosannio, rendendolo fertile, ricco, fecondo, fruttifero. Un patrimonio inestimabile sia in termini economici che morali, per tutti i valori che portava con sé. Ha contribuito non poco a salvaguardare l’ambiente altosannita, integrandosi con esso e consentendo un equilibrio costante tra uomo e il resto della natura. L’abbandono di molti terreni e la conseguente scomparsa, sul nostro territorio, di moltissimi contadini ha rimesso in forte discussione questo equilibrio, che nei secoli era stato assicurato con abnegazione e costanza. Ma c’è di peggio.
Quei terreni, che tanto sudore son costati, oggi valgono poco o nulla, grazie alle politiche che, nei decenni trascorsi, hanno favorito prevalentemente COSTA e CASTA.
Tipologia di Contadino
Proprietario: la proprietà è un diritto reale che ha per contenuto la facoltà di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi previsti dalle leggi.
Affittuario: la locazione è un contratto con il quale una parte, il locatore, si obbliga a fare utilizzare a un altro soggetto, il locatario o affittuario, una cosa per un dato tempo, in cambio di un determinato corrispettivo (pigione).
Mezzadro: La mezzadria è un contratto con il quale un proprietario di terreni (chiamato concedente) e un coltivatore (mezzadro), si dividono (tipicamente a metà) i prodotti e gli utili di un’azienda agricola (podere).
Dipendente: alle dipendenze del proprietario.
Scarpe grosse e cervello fino
Un turista si reca da un contadino e vede esposti davanti alla fattoria dei bellissimi funghi freschi.
– Belli questi funghi.
Il contadino: – Ah, sono freschissimi, li ho colti io stamattina nel boschetto vicino alla mia fattoria!
– Allora nè prendo 2 chili e li pago domani.
Il contadino: – Ah no, non se ne parla proprio, mi paga subito e pure in contanti, perchè se le capita quello velenoso……….
Brevi note
Cafone deriva da uomo “con la fune” (appunto ca-fune). Così veniva interpellato l’uomo di campagna (il contadino) quando attraversava le porte delle Mura Cittadine per entrare in paese, tirando l’asino CON LA FUNE
Oggi il termine cafone viene usato, sbagliando, per dare dell’ignorante ad altra persona. Sbagliato, perchè il cafone-contadino era ed è una delle persone più colte che esistano, se vogliamo intendere la cultura come somma di conoscenze che non siano solo storiche o economiche o geografiche o altro ancora. Il contadino ha la cultura della vita e della morte, dello sviluppo, della creazione, della tradizione, del folclore. Un contadino può vivere e sopravvivere sempre e comunque, in qualsiasi tempo e con qualsiasi clima, grazie alla sua cultura generalista e concreta che nessun altro possiede e conserva.
Editing: Enzo C. Delli Quadri
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Cosa die , Enzo. Peccato che stiano scomparendo e fortuna che ce ne sia ancora qualcuno.
Una battuta!
Se suonava a morto il campanile di Sant’Antonio e qualcuno chiedeva chi fosse il morto, si sentiva rispondere
“Eh, cuvìuall, nu cafeun d’ Sant’Antonio”
(non è morto nessuno, è morto un contadino di Sant’Antonio)
N.B. Sant’Antonio era quartiere abitato soprattutto da contadini
Flora: ricordo la battuta nella bocca di professionisti acidi. Io la prendevo sempre molto molto male. Sarà che sono poco spiritoso, ma quell’accostamento tra chi ci procurava, con il suo duro lavoro, da mangiare e “nessuno” mi faceva ribollire il sangue. Sarà anche perchè io ho sempre adorato il mestiere del contadino e dell’artigiano.
Quando vedo vecchi contadini 70 -80 anni nei supermercati che toccano e guardano i prodotti mi viene da piangere
loro che producevano e mangiavano l’oro ora sono costretti dalle politiche locali e nazionali a mangiare plastica e veleni…….cosa abbiamo combinato…………..e’ tutto finito……buon supermercato a tutti da un figlio di contadini.
errata corrige” quei terreni oggi— NON—valgono ecc Credo che vada tolto il NON…
Intanto ho imparato che l’etimo di” cafone” deriva da “con la fune”…non si finisce veramente mai di apprendere. Ed è proprio così: l’unico lavoro come dire AUTOSUFFICIENTE E CON UNA CULTURA CONCRETA GENERALISTA E AMBIENTALISTA nel senso che dipende totalmente DALL’AMBIENTE DAL LUOGO e dal TEMPO è il lavoro dell’agricoltore. Che comunque ha tratto un vantaggio da studi di agronomi e chimici, ma ha pagato lui e tutti noi tutti nel mondo il miglioramento a caro prezzo: GENUINITA’ NON Più ASSICURATA DI NESSUN PRODOTTO.
Ma è altrettanto vero che io che non VOGLIO dare tanti ANTIPARASSITARI ai 3 peschetti del giardino non raccolgo una pesca senza l’intruso…Ed inoltre le nostre campagne una volta coltivate fino ad 800 m. ora tutte incolte sono in qualche caso recuperate ed adibite al pascolo con la fortuna che “LA RECOTTE DE MAGGE T’ADDORE’MMOCHE” dice il pastore di Roccamorice.
E’ LO SCOTTO DI VOLER LE FRAGOLE ANCHE A FEBBRAIO E/O IN GENERE LE PRIMIZIE fuori stagione… mala tempora currunt…anche in questo settore delle attività PRIMARIE…
Grazie. Noto che leggi molto attentamente ogni nostro scritto.
Ho tolto il NON