di Antonio Cieri [1]
Insegnante, scultore, giornalista, scrittore, poeta in
lingua e dialettale. Il Trigno
e Celenza tornano e risuonano continuamente nei suoi
versi. Figlio di Nicola e Clorinda Cieri,
sposato con Carolina Tamburro, nacque a Celenza sul Trigno il 16.01.1924 e morì a Vasto il 13.11.2000. In questa città fu emigrante, ma
con “na vriccelelle de lu Trigne”
in tasca e, nel cuore, Celenza
, con la sua gente, i suoi monumenti e le sue bellezze naturali.
Come insegnante e consigliere comunale poneva la propria attenzione al rispetto della natura, dei fiori delle piante. Si batté continuamente (prima a Celenza e poi nella sua nuova residenza in Vasto) in difesa della Natura; considerava gli alberi le migliori creature del buon Dio: perché, per vivere, gli alberi non condannano a morte gli esseri viventi; se tirate un sasso ad un albero vi fa cadere addosso i fiori o i frutti!
Deceduto a Vasto, volle che le sue spoglie riposassero nel cimitero di Celenza con la scritta Amò il bello, Celenza e la scuola.
Nella caratteristica pubblica fontana, in Piazza del Popolo, vi è la sua scultura dedicata a Marte giovinetto e nel Parco “Elio De Aloysio” vi sono i suoi busti-ritratti come la donna Abruzzese ed i vasi porta fiori che già in precedenza e per diversi anni hanno ornato la suddetta piazza. Altri busti e ritratti si trovano a: Oratia, patriota a Furci; Romualdo Pantini, poeta e Nicola Galante, pittore a Vasto; Gabriele D’Annunzio a Pescara; don Duilio Lemme presso il santuario della Madonna del Canneto-Roccavivara (CB). Ha pubblicato “La mia Celenza” in frammenti di prosa e poesia nell’ottobre del 1992, Editrice in Vasto Arte della Stampa Cannarsa; “Poesie e Prose” nel marzo del 1999, Editore Cannarsa di Vasto.
Questa una sua poesia:
Voglio Tornare
Voglio tornare a rivedere le strade
dove fanciullo
ho camminato scalzo
e dove il grillo
con le ali rosse,
come un fiore
salta e vola.
Voglio tornare ad ascoltar la sinfonia
delle cicale
di Celenza mia
a rivedere i fiori
e i sogni miei d’allora.
[1] Antonio Cieri, abruzzese di Celenza sul Trigno (CH), dalle origini materne molisane di Montefalcone nel Sannio. fu insegnante e geometra, profilo che gli consentì, poi, di ricoprire il ruolo di “Responsabile dell’Area Tecnica e del Servizio Tecnico” del suo Comune nativo. Appassionato di ricerche storiche, ha curato articoli sui servizi sanitari abruzzesi e molisani, e, in particolare, ha curato e divulgato la vita interessante di molti personaggi storici di Celenza, dal 1800 ad oggi.
Editing: Enzo C. Delli Quadri
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