di Antonia Anna Pinna[1]
Avi
Fantasmi polverosi
con le facce pietrificate
si accostano ai muri per trovare riparo
dall’imbarazzo della miseria.
Sembrano più vicini alla morte, ma non è così.
Questa è la forza motrice
che ci ha piantato i semi giusti e portato fino qui.
Peccato che chi è vissuto nel benessere
non trovi più dignità da condividere.
Dalla raccolta “ Sotto la neve pane “
[1] Antonia Anna Pinna, Abruzzese di Villalago (AQ), lavora in Banca d’Italia. Ama la scrittura e, in particolare, la poesia che nasce dal suo profondo amore per ogni forma di vita, dal suo essere donna, madre e moglie.
Copyright Altosannio Magazine
Editing: Enzo C. Delli Quadri
POESIA concisa, quasi lapidaria, è un monito a ricordare gl’insegnamenti trasmessi dai nostri antenati: la MISERIA non è una vergogna.
Così potremo camminare NON “rend rend a lu mure “( come si diceva pure al mio paese-celando, è vero, un inconsapevole senso di imbarazzo), ma con DIGNITA’ allo scoperto e con viso APERTO!
Grazie Enzo, grazie Marisa; sempre generosa. Buona domenica