Poesia di Gustavo Tempesta Petresine[1]
Angora sciocca
E marze sciocca angora,
chemmuò è arremascte ‘nganne
‘ne torze ch’è avanzate darre vierne.
La vrascia mo z’ammanda che la cena
e tu core jelate n’arretuorne.
.
Ancora nevica
E marzo fiocca ancora,
perché è rimasto in gola
un torzolo avanzato dall’inverno.
La brace è ormai coperta dalla cenere
e tu cuore gelato non ritorni.
Foto di Paolo Conte
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[1] Gustavo Tempesta Petresine, Nativo di Pescopennataro, si definisce “ignorante congenito, allievo di Socrate e Paperino”. Ama la prosa e la poesia, cui dedica molto del suo tempo, con risultati eccezionali, considerati gli apprezzamenti e i premi che consegue continuamente. Il suo libro di poesie più bello e completo si chiama “‘Ne cande,”
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Editing: Enzo C. Delli Quadri
Vero! Com’è lunga l’attesa, quando deve arrivare o tornare AMORE!
Ma non sarà che il “fuoco” non bisogna lasciarlo consumare, ridurre in cenere, anzi alimentarlo e tenerlo vivo, gagliardo, con la fiamma più invitante??
Gustavo riesce con poche gocce a creare un’essenza meravigliosa. Grazie
La neve a marzo e sempre venuta e non solo e non da adesso nel 1936 ha nevicato il 25 aprile (era nata mia cugina ) nel 1962 a marzo ha nevicato quasi tutto il mese e non solo quell”anno 1985 in al appennino ha nevicato il 1 maggio ,per cui non meravigliamoci se al 1 marzo vevica ,anche quando e nato mio fratello nevicava il 1 marzo “47 e allor a e colpa degli allevamenti intensivi per far mangiare piu carne ? write custom essays