Poesia di Gustavo Tempesta Petresine [1]
Acca de fonda
Acca de fonda c’arremìrə
‘na sfriscca de ciélə.
Quanda ‘n’ombra t’ammànda
te jettechə angora,
ma chiù quill’azzurrə ne’ trema
bellézza e delorə.
Tarna de pace o de uerra
ma dammə ‘na voce;
zeffonnemə le miènə d’acca chièra.
Fonda d’azzurrə də ciélə
desctrujə ‘sta crocə.
Parafrasi
Acqua di fonte
Acqua di fonte che specchi una fessura di cielo.
Quando un’ombra ti copre, tremoli ancora,
ma quell’azzurro non vibra più bellezza e dolore.
Parla di pace o di guerra ma dammi una voce;
Riempimi le mani d’acqua chiara.
Fonte d’azzurro di cielo distruggi questa croce.
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[1] Gustavo Tempesta Petresine, Molisano di Pescopennataro (IS), si definisce “ignorante congenito, allievo di Socrate e Paperino”. Ama la prosa e la poesia, cui dedica molto del suo tempo, con risultati eccezionali, considerati i premi conseguiti e la stima di tutti. Il suo lavoro più bello: il libro di poesie “Ne Cande”
Editing: Enzo C. Delli Quadri
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Tarna n è pisculan è lumbardesca
Davvero bellissima e profonda!
Gustavo ; tempesta perfetta.
Poesia molto bella di Gustavo Tempesta Petresine.
Nel suo significato letterale la comprensione della poesia non presenta particolari difficoltà.
Come ho scritto in un altro commento, per me, ogni lettore potrà essere coinvolto emotivamente da un testo poetico, secondo la sua esperienza di vita, secondo il suo stato d’animo, secondo quello che la poesia, i versi, le parole, le sillabe, le pause, la punteggiatura, gli suggeriscono. Ogni lettore quindi, secondo me, può dare una sua personale interpretazione alla poesia. …
Buona lettura.
Grazie, Gustavo Tempesta Petresine.
In un commento, in risposta ad Elisabetta Vignone, ho scritto:
” … Tutte le poesie di Gustavo Tempesta Petresine sono molto belle.
Secondo me, dietro ogni parola, dietro ogni sillaba, c’è sempre un lavorio interiore da parte sua. Sempre secondo me, il poeta Gustavo Tempesta Petresine, molto spesso si serve degli elementi della natura e dei luoghi a lui cari, per collegarli a situazione ed a sentimenti che gli “stanno a cuore”, per potersi esprimere, forse, con meno complessità, o meglio, con più semplicità, e … ci riesce benissimo. Anche quando alcune situazioni sembrano spiacevoli o tristi, personalmente, fino ad ora, ho senpre trovato nelle sue poesie, qualche “elenento” che lo porta verso un “barlume” di speranza, uno spiraglio di ottimismo …” …
A questo punto, mi sembra doveroso aggiungere il commento / risposta di Elisabetta Vignone, che ringrazio.
– ” Caro Leonardo , le poesie di Gustavo le trovo belle, ma anche ironiche, come del resto è il suo carattere. I suoi scritti in dialetto sono davvero ben scritti e simpatici, anche se ci metto in po’ di tempo a decifrare il suo idioma. Buona giornata anche a te”.