a cura di Enzo C. Delli Quadri,
le foto sono di Paola Patriarca, Justyna Reclaw e Enzo C. Delli Quadri

Un grido di guerra.
Frecce incendiarie piovono a decine.
Molte s’infrangono sulle pareti di pietra della casa,
altre si conficcano sulla porta e sulle travi del soffitto.
In breve, il tetto prende fuoco. Le urla dei difensori
si uniscono a quelle della donna che partorisce, nel retro.
Un vagito, qualcuno grida:“È nato, è nato… è un maschio!”
“Il bambino, bisogna mettere in salvo il bambino,
il tesoro… e la Tavola…”
”Presto, bisogna far presto.
“Tu, portalo via…!”
La grotta, l’unica via di fuga.
1. Fonderia Delle Campane dei F.lli Marinelli
Queste, appena trascritte, sono le prime frasi del Romanzo Storico di Nicola Mastronardi, “Viteliù, il nome della Libertà”. Pertanto, Il primo luogo di visita di Viteliù non può che essere quello in cui sia possibile, al meglio, l’illustrazione della Tavola Osca [1], la Tavola di cui si parla appunto all’inizio del romanzo. Essa, ritrovata nel territorio di Capracotta nel 1948, ma conosciuta come Tavola di Agnone, è una tavoletta di bronzo databile fra il II e il III secolo a.C.. Rappresenta una delle piu’importanti iscrizioni della lingua osca recante la serie di divinità agresti venerate dai Sanniti. Alcuni anni dopo il ritrovamento, il reperto finì nelle mani dell’antiquario Castellani di Roma e da questi passò al British Museum di Londra. Il luogo ideale per la sua illustrazione è la Fonderia Pontificia delle Campane Marinelli di Agnone.

Presso la Fonderia è anche possibile conoscere la tecnica di fusione della Tavola nonché la tecnica di fusione delle campane (se vuoi saperne di più CLICCA QUI).
2. Museo Archeologico di Schiavi D’Abruzzo
- L’Area Sacra, all’aperto, dei Templi Italici
- Il Museo coperto dove è possibile ammirare un’ampia collezione di reperti archeologici ritrovati nell’Area Sacra.




3. Il trullo di Assio
4. Le Mura megalitiche del recinto di vetta di Monte Cavallerizzo
la passeggiata al Monte Cavallerizzo nel versante che dà ad Occidente, verso gli altipiani di ponente del romanzo (comuni di Vastogirardi e san Pietro Avellana)
la passeggiata sul Monte Cavallerizzo, nel versante che affaccia sulla Piana dei Forti.
5. Monte Campo
Passeggiata su Monte del Campo (Capracotta), panorama sull’Altosannio, sulla Valle del Sangro, sui Monti di Maya (massiccio della Majella), dei Monti Azze (Mainarde) e del Tiferno (Matese).



6. Il Teatro e al Tempio Sannita, il complesso monumentale di Pietrabbondante, con teatro, tempio e due edifici porticati ai lati di quest’ultimo, rappresenta sicuramente un maestoso complesso di culto a testimonianza della civiltà sannita, che in Pietrabbondante è testimoniata fin dal V secolo a.C., grazie alle necropoli presenti su monte Caraceno.
Lungo il percorso che conduce ai Luoghi di Viteliù è possibile anche visitare cantine e cantinole per ripercorrere le fasi della tradizionale preparazione dei formaggi e per assaggiare le specialità della Casa, dal Caciocavallo alle scamorze, dal pecorino al Tufano, specie particolare di Caciocavallo (nelle foto la cantina del Caseificio Di Pasquo di Agnone).
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Copyright: Altosannio Magazine
Editing: Enzo C. Delli Quadri
Complimenti, ottime fotografie che denotano una buona maestria, professionalità e senso artistico.
Peccato che non possa dire di te le stesse cose ripensando a quando davi del “coglione” a chi, come il sottoscritto, negli anni ’80 aveva l’obiettivo di organizzare in associazione i quadri aziendali che si opponevano sindacalmente alle famose ristrutturazioni aziendali che, il più delle volte, significavano solo chiusure di unità produttive.